martedì 29 luglio 2014

80 piedi

Il giro del mondo in 80 piedi.

Una parete lunga 80 piedi, racconta la storia dei bambini di tutto il mondo, che ogni mattina si svegliano e intraprendono il loro viaggio per andare a scuola...


C'è chi va a scuola in cammello. Chi in groppa ad un elefante. Bambini di tutti i colori. Il mattino si svegliano, sciacquano il viso, lavano i dentini. E poi zainetto in spalla, e partono per il loro viaggio. Attraverso magici sentieri fioriti, ai bordi delle larghe caotiche autostrade, sprofondando nella gelida neve o nella bollente sabbia del deserto. Su e giù per i ponti, alcuni traballanti dal profumo di aghi di pino, altri maestosi e alti come il cielo.

E una volta arrivati i bambini aprono timidamente la porticina della Bridge Preschool, e si incontrano. I loro amici sono già tutti lì, seduti sulle loro seggioline, attorno a tavolini rotondi, pronti a dipingere assieme un nuovo orizzonte.

Tutti a scuola




martedì 22 luglio 2014

Apertura

 
14 LUGLIO 2014 
APERTURA DELLA BRIDGE PRESCHOOL




È cominciato l'anno scolastico, e così la Bridge Preschool ha aperto i battenti! Il primo giorno si è presentata una sola studentessa... certo, eravamo un po'giù di morale.. ma ora, dopo soli 7 giorni effettivi di scuola, con nostra grande gioia i piccoli allievi si sotto moltiplicati come pani e pesci! Guardate come sono impegnati durante la lezione di disegno con il maestro Dadì.



E poi (finalmente :-P ) pausa colazione!

venerdì 20 giugno 2014

Eccoci!


      
16 giugno
 Giornata internazionale del bambino africano e inaugurazione della BRIDGE PRESCHOOL



 
È proprio il 16 giugno, in occasione della giornata internazionale del bambino africano, che è stata inaugurata una nuova scuola dell'infanzia per il villaggio di Lugalo: la Bridge Preschool.




















I bambini sono accorsi entusiasti per distinguersi in competizioni di disegno, cacce al tesoro e gare atletiche.

Poi dopo ore di giochi, aspettando le premiazioni si sono riposati con la visione di un film comico.



È musica sentirli ridere. Ogni bambino ha diritto ad una vita meravigliosa.



mercoledì 23 aprile 2014

A poco a poco



Lavori in corso

     Prima il dovere ...

            




e poi il piacere ...

All'opera

Fino a che un giorno una giovane coppia passó di lì. La donna portava in schiena una bambina di pochi mesi, avvolta in una fascia colorata. La bambina sentì i sospiri del vecchio stabile e si rattristò. Ella amava i sorrisi, e voleva che tutti al mondo fossero felici. Alzò la sua testolina e chiese: “Che cos'hai vecchio stabile? Perchè piangi?” Il vecchio stabile fu molto sorpreso dell'attenzione della bambina. Non era abituato che qualcuno gli rivolgesse la parola. “Perchè sei triste vecchio stabile?” Ripetè la bambina. “Sono triste perchè sono vecchio e non servo a nessuno, e soprattutto sono tanto solo”.

La bambina tacque per un momento, e poi rispose: “Non ti preoccupare vecchio stabile. Non sei nè vecchio nè inutile, il problema è che nessuno ti ha mai capito. Guarda quanto sei grande! Ti ristruttureremo, aggiusteremo le tue finestre, ti riverniceremo, e riempiremo le tue stanze di seggiole e banchi. Faremo di te una scuola. Sarai colorato e splendido. I bambini giocheranno nel tuo giardino, che sarà il più fiorito del villaggio. Sarai circondato dalle vocine allegre di bambini di tutto il mondo, e non sarai mai più solo.”




mercoledì 16 aprile 2014

Un vecchio stabile


 
C'era una volta...



… nel villaggio di Lugalo un vecchio stabile.
Era lungo e buio, con una sola porta e un corridoio strettissimo sul quale si aprivano sedici stanze minuscole, tutte uguali.
Il pavimento era crepato, le pareti sporche e scrostate, e le finestre mangiucchiate dai topi e dalle termiti.

Il vecchio stabile era triste, perchè nessuno voleva abitare nelle sue brutte minuscole stanze, e in tutti quegli anni non era mai servito a niente.
Persino il suo padrone gli ripeteva: “Inutile! Ecco cosa sei! Ti ho costruito, e ora nessuno vuole vivere qui! Le tue finestre in legno hanno così tanti buchi che le potrei usare come scolapasta. Inutile! Ecco cosa sei...!”
E il vecchio stabile si faceva ogni giorno più brutto, ogni giorno più triste.