Il nostro paese


Lugalo... un posto come altri nel cuore della Tanzania...



Un tipico piccolo villaggio africano di montagna. Case di fango, tetti in paglia, notte illuminate dal cielo stellato, fresche mattine salutate da canti di gallo e colpi di zappa. Le famiglie vivono del loro lavoro nei campi, mangiando ciò che coltivano e di ciò che, durante le piogge, spunta qua e là. Alcune donne comprano un po'di successo bollendo nei calderoni la birra di mais locale. Giovani intrapprendenti, dopo essere emigrati nelle grandi città e aver testato una vita più dura, tornano al loro villaggio natale per aprire qualche piccolo commercio: un negozio, un'osteria, un vivaio. Motociclette taxi, senza assicurazione ne specchietti retrovisori, si muovono ardite sui sentieri di terra rossa battuta. Altri durante i fortunati mesi di dicembre, gennaio e febbraio lavorano come braccianti nei campi vicini per guadagnarsi qualche scellino, speranzosi così di raggiungere la dote richiesta dai genitori della futura sposa.


Lugalo, un piccolo mondo nel mezzo del nulla? No. "È quasi città", dicono alcuni. Col tempo lo diverrà. La ragione è semplice: la strada. L'asfaltata rotta Dar es Salaam - Lusaka, che collega la Tanzania al confinante Zambia (TANZAM-highway), passa attraverso il villaggio. In più Lugalo è esattamente all'incrocio che separa la città di Iringa (distante solo 20 Km) e l'importante distretto di Ilole. Il negozietto sulla strada si arricchisce con la sete dei passanti. Le motociclette, specie in giorni di matrimonio o funerale, incassano i pedaggi di chi è troppo stanco per aspettare la coincidenza. La ricchezza del villaggio cresce.


Già si vede il tetto in lamiera del sindaco. Qualcuno innalza le pareti della sua nuova spaziosa casa. Una vecchietta sorseggia una fanta. I frutti del albero del sapone marciscono dimenticati. E il sistema idraulico è migliorato: acqua potabile, proveniente da sorgenti naturali di montagna, scorre nei tubi che si diramano ormai per tutto il villaggio.


 

Tra le meraviglie di Lugalo la chiesa cattolica: costruita mezzo secolo fa grazie ai contributi delle famiglie del posto si innalza maestosa, punto di riferimento per abitanti e viaggiatori. In più la scuola, primaria e secondaria. I bambini non sono più costretti a percorrere distanze chilometri. Tutti hanno diritto e possibilità di ottenere un livello base di istruzione.





Vicino alla scuola ecco crescere il nuovo dispensario. È ancora senza tetto, ma i più ottimisti dicono che manca poco perchè venga messo in funzione. I fili dell'elettricità già passano a bordo strada. Solo si aspetta l'arrivo del trasformatore. Mantenendo un certo distacco un bianco monumento storico ricorda i cinquecento soldati tedeschi, deceduti in una battaglia coloniale del 1891 guidati dal capo tribù "hehe" Mkwawa.


Lugalo ha una grande forza. È motivato, è giovane ed energico. Vuole cambiare. I buoi saranno sostituiti da trattori. Ci saranno nuove scuole. Il negozio sarà più grande, e venderà cemento e tegole per costruire nuove case. La terra arabile sarà arata. La vegetazione spinosa e selvaggia lascerà il posto a campi di girasoli e frutteti. Magari una falegnameria... Siete tutti i benvenuti!



                                          *** Siri ya maisha ni ujasiri***

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